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La Ricerca delle Competenze: il ruolo del Project Manager fra competenze professionali e soft skill

L'autore Stefano ORLANDI

 

La ricerca di strumenti e metodi per restare all’avanguardia non costituisce più una libera scelta dell’impresa, ma una necessità irrinunciabile. Anche imprese che in passato avevano tratto beneficio dall’operare in ambienti protetti (si pensi a banche, assicurazioni, imprese energetiche o telefoniche ed a tutto il loro indotto), oggi attraverso un processo di “accelerazione improvvisa”-si trovano catapultate in una realtà per loro difficile da governare.

La capacità di gestire e sostenere il cambiamento, di fatto, diventa essenziale, e per questo le imprese si vedono costrette a ricercare, al loro interno, gli strumenti più adeguati, in questo contesto diventa sempre più rilevante da parte delle organizzazioni l’attenzione sul ruolo e sulla figura del project manager.

Si è passati da una “guerra di posizioni”, in cui le imprese occupavano spazi competivi costruendo e difendendo le proprie quote di mercato relative a prodotti e segmenti ben definiti, ad una “guerra di movimento”, in cui il successo dipende dalla capacità di anticipare i trend e di rispondere prontamente al cambiamento dei bisogni dei consumatori.

 

LE COMPETENZE

Chi ha la direzione dei valori è più sapiente dei manovali che agiscono per pratica e questo perché essi non conoscono le ragioni”                                                                                                                                                                                                        Aristotele

Sono queste le parole, con cui Aristotele nel libro Alfa della Metafisica, introduce il concetto di “tèchne”, disegnando per la prima volta i contorni di quella che dovrebbe essere la professionalità. Essa non deve alimentarsi solo con l’esperienza consolidata dalla prassi, ma anche con un più  vasto ambito di conoscenze che assicurino il controllo dell’attività.

Quest’idea di professionalità matura tocca il moderno concetto di “competenza”, che negli ultimi anni, data la sua importanza, si è collocato accanto a quello di “prestazione”. Mentre quest’ultima punta all’apprendimento di abilità spendibili immediatamente in situazioni di lavoro, la competenza mira all’acquisizione di aree più estese ed indirette di saperi, capacità ed atteggiamenti esperti, maggiormente funzionali alla gestione del cambiamento. La competenza, non è più legata alla semplice riproduzione di modelli da imitare e all’esecuzione del mero compito richiesto, ma assicura a monte di esso, un controllo sulle procedure e sulle azioni.

Mantenendo una distanza psicologica fra il soggetto agente e l’azione lavorativa, può considerarsi veramente competente solo chi impara a dominare le tecniche senza esserne vincolato........