la storia di............Progetti in corso

PM Forum ha raccolto nel tempo notizie di progetti segnalate alla redazione che sono stati avviati per la diffusione del Project Management o che sono stati ritenuti particolarmente interessanti per il loro ambito o per gli obiettivi raggiunti.

 
novembre 2005
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Roma capitale mondiale dell’acqua
Immaginiamo un mondo in cui ogni uomo, donna, bambino, possa lavarsi, bagnarsi o semplicemente bere. Acqua pulita


Il progetto.

Rcma, Roma capitale mondiale dell’acqua
, è un’associazione senza fini di lucro nata nel 2005 per contribuire, attraverso la città di Roma, alla valorizzazione della risorsa acqua e per sostenere le istituzioni e le organizzazioni private che lavorano a un più equo accesso alle risorse idriche nel mondo.
Rcma vuole così partecipare alla sfida lanciata dalle Nazioni unite: dimezzare, entro il 2015, il numero di persone che non hanno accesso a risorse idriche o a strutture igienico-sanitarie.

L’acqua è fonte di vita e fondamento di ogni possibile “primavera del mondo”, eppure allo stesso tempo “emergenza silenziosa”. Così l’Onu definisce la grave difficoltà d’accesso alle risorse idriche nei paesi in via di sviluppo. Ancora oggi vi sono nel mondo più di 1,4 miliardi di persone che non hanno a disposizione acqua potabile, mentre 2,4 miliardi non possono raggiungere installazioni sanitarie adeguate. La conseguenza di questa situazione è che 30mila esseri umani muoiono ogni giorno per malattie dovute all’assenza o alla cattiva qualità dell’acqua e dell’igiene.

Nell’antichità Roma era definita regina aquarum per l’abbondanza di acqua che giungeva in città attraverso 11 acquedotti: era un luogo in cui l’acqua veniva considerata un diritto per ogni singolo essere umano e una civiltà “portatrice d’acqua” in tutti i territori sotto il suo dominio. Una testimonianza nel mondo della sua forza sono ancora oggi gli acquedotti e le terme.

La mission.

Rcma vuole fare della Roma del 21esimo secolo il punto di riferimento culturale e operativo nella lotta all’emergenza idrica, grazie al potere simbolico, alla storia, alla tradizione e alla forza di una città come Roma. Lo scopo è quello di canalizzare idee, risorse e azioni, per far sì che sempre più organismi, istituzioni e singoli cittadini - a livello locale, nazionale e internazionale - si interessino dell’elemento acqua e contribuiscano a proteggerla, riducendo e col tempo eliminando l’emergenza legata alla sua scarsità.

Attraverso il coinvolgimento delle istituzioni e delle forze della città, Rcma vuole:

  1. realizzare attività di sensibilizzazione sull’importanza della risorsa acqua;

  2. dare voce ai bisogni dei paesi dove l’accesso all’acqua è un privilegio di pochi e attrarre fonti di finanziamento perché diventi un diritto di tutti;

  3. creare una rete delle realtà che operano per un equo accesso alle risorse idriche nel mondo, valorizzando e potenziando le loro esperienze.

Le attività.

La mission di Rcma si articola secondo due assi principali: l’attività di sensibilizzazione e lo sviluppo della Cooperazione.
Le principali attività di sensibilizzazione:

  • Attività editoriale, turistica e culturale;

  • eventi che favoriscano la valorizzazione dei luoghi di Roma legati all’acqua (il Tevere, le terme, gli acquedotti).

  • Conferenze, incontri, dibattiti ed eventi per promuovere la consapevolezza e sensibilità sui temi relativi alla risorsa acqua e per stimolare la ricerca scientifica

  • Realizzazione di eventi che favoriscano la valorizzazione dei luoghi e della tradizione culturale della città di Roma, come città dell’acqua.

  • Educazione allo sviluppo, promozione della ricerca, attività editoriale e turistica per promuovere una nuova cultura dell’acqua.

Sviluppo e stimolo della cooperazione internazionale:

  • conferenze, workshop, dibattiti volti da un lato alla creazione di un network, dall’altro alla crescita del know how delle Onlus/Ong;

  • comunicazione costante, anche via web, sulle realtà impegnate nell’emergenza acqua.


Riferimento:

www.rcma.it


Contatto:
Dario Pacor
e-mail:dario.pacor@rcma.it

 

 

luglio 2005
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L'innovazione del project management nella Pubblica Amministrazione


Il progetto.

Sviluppo Italia
costituisce da cinque anni un referente naturale per la Pubblica Amministrazione centrale e locale per quanto riguarda lo sviluppo d’impresa e l’attrazione di investimenti.
L’azienda ha voluto intraprendere un percorso per dare nuovo slancio alla cultura di progetto e ad un nuovo modo di pensare l’organizzazione gestionale nella P.A., scegliendo la soluzione Microsoft Enterprise Project Management per la gestione e l’implementazione di progetti complessi.

Ad oggi si è conclusa con successo la fase di sperimentazione del sistema di Project Management ed è in corso il progetto per la realizzazione definitiva del sistema di Project Management e per l’avvio del Project Management Office per la funzione Sistemi Informativi e Telecomunicazioni (SIT) di Sviluppo Italia.

Le esigenze.

Oltre alla necessità di far fronte a notevoli difficoltà nella condivisione e razionalizzazione delle risorse, Sviluppo Italia aveva l’esigenza di passare da un sistema di rendicontazione delle attività della funzione Sistemi Informativi e Telecomunicazioni (SIT) per voci di costo a un sistema di gestione e di rendicontazione per progetti.
La funzione  SIT di Sviluppo Italia, si occupa della erogazione e gestione dei servizi informatici e gestisce ogni anno un portafoglio di circa cento progetti in ambito IT. Al suo interno lavora il team di Program Management.
Fatta eccezione per qualche caso, fino a oggi essa operava per singole linee di attività; in pratica ogni responsabile gestiva le sue attività esclusivamente all’interno della propria area. La difficoltà di integrazione tra le diverse aree di I.T. portava a un rallentamento dei flussi di informazioni relativi alle modalità e ai tempi di realizzazione degli obiettivi delle diverse attività. Il sistema, inoltre, non consentiva l’integrazione per progetto e, dunque, la gestione strutturata delle risorse in un’ottica di visibilità integrata e condivisione generale.

Ecco perché il team di Program Management dei Sistemi Informativi ha deciso di dotarsi di un nuovo sistema informativo, capace di dare valore alle risorse umane e materiali impegnate, agli obiettivi e ai risultati raggiunti, e di passare da una rendicontazione amministrativa a una per progetti.

La soluzione.

Per gestire la mole e la complessità dei progetti fin dall’inizio l’idea del Program Management è stata quella di impostare una metodologia e trovare uno strumento operativo in cui innestare le procedure e le attività metodologiche studiate, per poi sperimentare in una prima fase tale metodologia sullo strumento e infine metterlo a sistema.
La scelta dei responsabili della funzione SIT è caduta quasi immediatamente sulla soluzione Microsoft per l’Enterprise Project Management (EPM), sia per l’integrazione ottimale con la piattaforma tecnologica Microsoft esistente, sia per i costi decisamente contenuti del licensing. Da una soluzione stand-alone, che comunque utilizzava Microsoft Office Project 2003 a livello client, si è così passati al sistema completo client-server di Enterprise Project Management (EPM) di Microsoft. La soluzione adottata, ha permesso fin dalla fase sperimentale di gestire le risorse professionali e materiali in un unico bacino di informazioni e di rendicontare l’attività complessiva per progetti, invece che per voci amministrative.

 


Riferimento:

Stefano Frasca
(Responsabile Ufficio di Program Management della Funzione SIT di Sviluppo Italia)
e-mail:sfrasca@sviluppoitalia.it

www.sviluppoitalia.it

luglio 2005
.....Vogliamo parlarvi del progetto “Il filo di Arianna” che ci è parso particolarmente interessante per i suoi scopi sociali e per i soggetti coinvolti, oltre che per gli obiettivi raggiunti e i funzionali e graziosi prodotti realizzati…..
Chi ve lo racconta, responsabile della redazione di PM ForuM, ha avuto modo di partecipare ad una delle feste di conclusione del progetto e consegna di quanto prodotto.
Il progetto “Il filo di Arianna”


Il progetto.

Il filo d’Arianna
è un progetto che si svolge nel Municipio XIX di Roma, giunto nel 2005 alla sua seconda annualità.

Gli attori coinvolti.

Esso vede coinvolti, oltre che il Dipartimento V “Ass. alle Politiche Sociali - Minori” del Municipio stesso, 8 asili nido (gruppi e coordinatori educativi, organismi di partecipazione sociale e famiglie), l’Istituto Penale Minorile (IPM) di Casal del Marmo (direttrice, personale educativo e di custodia, ragazzi), maestri artigiani falegnami, tappezzieri, sarti.

Gli obiettivi.

Obiettivo specifico di progetto: la realizzazione di arredi per gli asili nido, dedicati agli angoli per il gioco simbolico e a quello, morbido, per la lettura, a cura dei ragazzi dell’IPM (dai 14 ai 21 anni), istruiti ed affiancati da maestri artigiani.
Oltre che alla realizzazione degli arredi, tutti progettati ed eseguiti "a misura" di bambino, i ragazzi dell’IPM hanno partecipato ai lavori di ristrutturazione, in principal modo alle tinteggiature, di alcuni fra gli asili del Municipio.
Tale partecipazione si concilia con quei percorsi di reinserimento nella società, attraverso lo studio e l’apprendimento di mestieri, che di prassi vedono impegnati i ragazzi dell’IPM nei laboratori di falegnameria, sartoria, tappezzeria, e pizzeria dell’istituto.
Obiettivo generale: realizzare un percorso di continuità che offra opportunità di apertura, di incontro e confronto, di conoscenza, fra le diverse Agenzie del territorio mirato a sensibilizzare l'utenza ad altre realtà e a promuovere la partecipazione con modalità condivise.

La storia.

Le radici di questo progetto risalgono al 2001 quando nacque l’esperienza pilota - il progetto “Puzzle” – che coinvolgeva il nido “Tondogiro” e l’IPM per la progettazione e la realizzazione de “la stanza dell’accoglienza”, quello spazio all’interno del nido dedicato all’incontro e al confronto.
Nel 2002-2003 la stessa esperienza coinvolse altri 2 nidi e portò all’elaborazione del progetto "Il filo d’Arianna" che, è andato avanti per 2 anni.
Nel 2004-2005, grazie ai finanziamenti del Dipartimento V, altri 5 nidi si sono uniti nell’iniziativa.

Si prevede per il futuro un ampliamento dell'iniziativa con il coinvolgimento di altri attori come i Centri per anziani.

Iniziative collaterali.

Dagli incontri fra i soggetti coinvolti sono scaturite proposte ed iniziative collaterali per favorire la partecipazione delle famiglie, la diffusione dell'iniziativa ed i rapporti con le istituzioni.
Fra queste: visite ai laboratori dell'IPM, incontri con proiezioni video per le famiglie, feste di conclusione e consegne degli arredi con mercatini di prodotti artigianali realizzati dagli stessi ragazzi dell'IPM o dal personale educativo degli asili nido.

 


per saperne di più:

Liana Giambartolomei
(Coordinatore Area Pedagogica IPM Casal del Marmo - Roma)
tel: 06/30330-253 o 217 
 
scarica l'articolo dalla rivista Nidi e Territorio

febbraio 2005
......è nata AurIGa l'Associazione dei laureati in Ingegneria Gestionale...
E' nata AurIGa l'Associazione dei laureati in Ingegneria Gestionale


Il progetto.

AurIGa è l'Associazione dei laureati in Ingegneria Gestionale e nasce con l'obiettivo principale di costituire un riferimento ed un punto di ritrovo per tutti gli Ingegneri Gestionali e tutti coloro che per passione, interesse, lavoro svolgono attività professionali e accademiche inerenti all'Ingegneria Gestionale.

Le idee che AurIGa propone e che vuole condividere con ciascuno degli iscritti sono diventate gli obiettivi di AurIGa ed i principi del suo statuto:

  • Fornire un punto di incontro e di contatto per tutti gli Ingegneri Gestionali e un riferimento stabile e duraturo per gli iscritti;
  • Favorire la scambio delle idee e promuovere la comunicazione tra gli Ingegneri Gestionali;
  • Instaurare contatti con associazioni analoghe, italiane o estere, con il mondo universitario e imprenditoriale;
  • Organizzare iniziative per promuovere la formazione professionale degli Ingegneri Gestionali;
  • Favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei laureati in Ingegneria Gestionale.
     

Gli attori coinvolti.

Tutti i laureati in Ingegneria Gestionale possono iscriversi ad AurIGa.

L'iscrizione è gratuita.

Inizio progetto
 

Il 14 gennaio 2005 è la data di pubblicazione del sito www.aurigaonline.it che è attualmente in fase di start-up. Ciascun iscritto potrà contribuire alla sua crescita fornendo nuove idee e partecipando, secondo la propria disponibilità, alle attività promosse e proponendone di nuove.

 


Riferimenti:
www.aurigaonline.it

per saperne di più:

Antonello Volpe (vice-presidente)mailto:info@aurigaonline.it
 

dicembre 2004
.......vi parliamo di un ambizioso progetto che interessa il comparto dell'edilizia......
Il prossimo capitolo dell'edilizia. Iniziativa finalizzata al miglioramento delle performance dell'edificio.


Il progetto.

"edilizialogica" è il nuovo approccio del processo edilizio che modifica la metodologia operativa tradizionale, applicando la logica gestionale moderna. Si tratta di trasformare il processo edilizio sfruttando le tecnologie innovative ed informatiche ed utilizzando metodologie di Project Management con particolare attenzione all'aspetto economico, ma anche al benessere dell'uomo e dell'ambiente.
Mission di progetto è il ridisegno radicale della filiera edilizia ed il ripensamento dei suoi principi, al fine di realizzare straordinari miglioramenti nei parametri critici delle prestazioni: costi, tempi di esecuzione, qualità, servizio fornito.
Lo scopo è realizzare opere economicamente competitive nella fase di realizzazione, con attenzione alla progettazione e nel contempo alla vivibilità, alla gestione e manutenzione dell'edificio.
Il prodotto finale della filiera edilizialogica sarà un edificio certificato da un marchio di Qualità degli immobili, in quanto dovrà soddisfare livelli standard predefiniti rispetto a quattro parametri: tecnologia, comfort, sicurezza, design.
Elemento centrale della filiera edilizialogica è l'utente finale; gli immobili si devono adattare alle sue necessità e partecipare allo sviluppo sostenibile del territorio.

Gli attori coinvolti.

E' stato creato un Laboratorio per il cambiamento coordinato dall'Arch. Emilio Arnoldi, siglando un protocollo d'intesa tra alcuni Partners, liberi professionisti e imprenditori, Università e Istituti di ricerca, che intendono essere protagonisti del cambiamento e creare il brand "edilizialogica".
Il Laboratorio vuole essere un punto di riferimento e di elaborazione strategica, punto d'incontro tra aziende del settore e di raccolta di esperienze di innovazione tecnologica. Mira a divenire fonte di propulsione e di diffusione di conoscenze e competenze per chi, all'interno e all'esterno della nuova filiera vuole operare per il miglioramento della qualità della vita dell'utente e dell'ambiente che lo circonda.

Il Laboratorio per il cambiamento può essere considerato la fucina di idee e strategie di applicazione della filiera edilizialogica. Il Laboratorio per il cambiamento è in fase di ricerca di altri Partners.

La struttura operativa e gestionale che applicherà quanto elaborato dal Laboratorio per il cambiamento è un network di agenzie chiamato Salotto Immobiliare, espressione di un gruppo di professionalità ed aziende leader, capaci di supportare investitori ed utenti finali dall'idea progettuale alla gestione del patrimonio immobiliare. I Business Partners, specializzati nelle diverse aree del comparto immobiliare, saranno inseriti in una organizzazione di Project & Facility Management con suddivisione dei compiti e condivisione della conoscenza. Le agenzie avranno sedi operative dislocate sul territorio, munite di strumenti telematici e collegate ad altri Business Partners per creare economie di scala nel rispondere alle fasi previste dalla filiera edilizialogica.

Il modello organizzativo di Salotto Immobiliare

La propensione all'innovazione ed al rispetto delle fasi legate alla filiera edilizialogica si concretizza nell'adozione di un modello organizzativo standard. Salotto Immobiliare ha una struttura orizzontale nella quale partecipano attori per ogni fase della filiera edilizia. Il responsabile di progetto (Project Manager e Facility Manager)  si aggrega al network attivando l’agenzia salotto immobiliare in qualità di Business Partners Adviser. Questi funge d’interfaccia con l’investitore e da regia per gli attori che partecipano alla commessa.
Ciò consente al manager di proporsi ad investitori ed operatori del comparto immobiliare quale unico interlocutore in grado di progettare, realizzare e gestire l’incarico "chiavi in mano" o semplicemente per una delle fasi della filiera, vantando quale garanzia il supporto degli attori del salotto immobiliare.

Inizio progetto

Nei primi mesi del 2005 è prevista l'apertura della prima agenzia Salotto Immobiliare in Lombardia, regione scelta come area pilota.

 


Riferimenti e Materiale:
www.intratech.it/edilizialogica

per saperne di più:

Arch. Emilio Arnoldi
Intratech Services
Erba (CO)
tel.0316470210
mailto:edilizialogica@intratech.it

brochure illustrativa della filiera edilizia logica

schema esemplificativo del Laboratorio per il cambiamento

brochure illustrativa del salotto immobiliare