Pillole di Project Management (a cura della redazione di PM Forum)

Aprile 2004

Eccoci a voi con una nuova pillola, divertente e speriamo interessante come le altre che la hanno preceduta

Obiettivi del progetto? Che siano SMART!
Recenti statistiche sulle cause dell’insuccesso dei progetti dichiarano che la mancanza di obiettivi, o meglio la loro scarsa chiarezza all’inizio del progetto, sia il motivo principe del fallimento. Bene… gli obiettivi del progetto.

Come devono essere impostati? Diciamo subito che gli obiettivi devono essere SMART dall’inglese Intelligenti!

Non è un gioco di parole, ma semplicemente un acronimo di origine americana che aiuta a ricordare le caratteristiche degli obiettivi di progetto.

SMART sta per:

Specific

Measurable

Accurate

Realistic

Time bound

Questo significa che un progetto ha l’assoluta necessità di individuare, impostare e imporre obiettivi che siano:

Specific – ovvero impostati in maniera specifica: chiara, concisa e concepibile.

Measurable – ovvero misurabili, tangibili e verificabili per capire se sono stati effettivamente raggiunti ed evitare la soggettività del giudizio

Accurate – ovvero accuratamente descritti in tutti i particolari

Realistic – ovvero raggiungibili e tangibili: obiettivi irrealistici non sono mai stati raggiunti e sono sempre frustranti e controproducenti!

Time bound – ovvero da raggiungere entro un intervallo di tempo limitato e definito

Una considerazione finale, giocando con l’acronimo SMART in italiano:

Spesso il committente del progetto è uno SMART al negativo (ovvero Sospettoso, Monolitico, Approfittatore, Rompiscatole e Turbinoso).

Ma se...

·          scegliessimo un Project Manager SMART (Senza Macchie Animato da Razionalità e Tenacia),

·          coadiuvato da un team SMART (Sicuro, Maturo, Assembleare, Relazionato e Tecnico),

·          che operano in un’organizzazione diretta da un Top Management SMART (Saggio, Magnifico, Attento,  Realista e Trascinatore),

·          ed identificassimo obiettivi SMART,

·          e li condividessimo con il committente,

forse riusciremo a trasformare il committente in SMART al positivo ovvero Sensibile, Mediatore, Amichevole, Ragionevole e Tollerante.

Utopia? Forse, ma in questo caso avremo raggiunto un Project Management SMART - Sostanziale, Moderno, Adeguato, Realistico e Tattico.

...O semplicemente un Project Management intelligente?
 

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