OPM3: cosa c’è di nuovo?
Da quando lo standard OPM3 è stato pubblicato nel 2003, se ne parla
abbastanza poco, e il tema sembra essere ancora abbastanza confinato tra
gli argomenti “di ricerca” e distante da ogni applicazione pratica.
Niente di più fuorviante: l’OPM3 è oggetto di grande attenzione e
investimento da parte del PMI, che ha messo a punto un Programma per la
generazione della seconda edizione dello standard, la cui pubblicazione
è prevista nel 2008.
Il Programma si basa sullo sforzo di volontari che hanno aderito alla
richiesta del PMI di collaborare all’iniziativa, passando attraverso una
selezione piuttosto severa che prevede, tra l’altro il superamento di un
esame che garantisce che siano in possesso di una conoscenza di OPM3 a
un livello sufficiente per potere lavorare con profitto. Il bacino
complessivo dei volontari che hanno completato o sono nel processo di
validazione delle competenze ammonta a circa 700, di questi oltre 200
sono già impegnati nei gruppi di lavoro previsti nel Programma.
I contenuti più significativi della seconda edizione di OPM3 sono:
1. l’allineamento alla nuova edizione del PMBOK 3rd
edition;
2. l’allineamento allo standard sul Portfolio Management
(pubblicato recentemente) e allo standard sul Program Management
(in corso di pubblicazione);
3. l’allineamento allo standard sull’Earned Value Management
(pubblicato recentemente);
4. un più stretto riferimento e posizionamento verso altri modelli di
maturità organizzativa sul Project Management;
5. una maggiore enfasi e definizione del valore di OPM3 per la
comunità di Project Management
6. un significativo miglioramento dell’OPM3 Self Assessment.
Per sostenere questo Programma il PMI ha definito una struttura
organizzativa che prevede che il lavoro si basi su “Business Cases” (che
identificano il requisito di intervento in termini di business), per
ognuno dei quali si generano uno o più Work Packages che vengono
assegnati ai diversi Team componenti l’organizzazione di Programma.
Correntemente sono definiti una ventina di Business Cases, altri vengono
costantemente proposti e eventualmente passati ai Team per la loro
realizzazione. Ogni Work Package viene in genere realizzato da un gruppo
di 6-8 volontari sotto la guida di un Team Lead.
Tra i principali Team di lavoro possiamo citare:
1. il Development Team, che si occupa delle Best Practices e
delle relative interrelazioni (Baseline Network Team), della consistenza
semantica e grammaticale del modello (Knowledge Foundation Team) e del
nuovo Self Assessment (Maturity Measurement Team);
2. il Support Team, che si occupa della gestione del processo di
acquisizione dei volontari e del Configuration Management del Programma;
3. il Quality Team, che garantisce che il Programma aderisca agli
standard di Qualità del PMI.
Tutti questi Team sono virtuali e –naturalmente- multinazionali, e
lavorare in questo contesto rappresenta per un volontario una
opportunità preziosa per una esperienza di grande arricchimento
professionale e personale.
Non trascuriamo infine che già sulla edizione corrente si sono
registrate tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, due importanti
novità:
1. l’ OPM3 è andato on-line: il CD contenente il Self Assessment
e la struttura Best Practices, Capabilities e KPI è già stato sostituito
da materiale disponibile via Internet;
2. il PMI ha annunciato, attraverso una partnership strategica con Det
Norske Veritas, la OPM3 Product Suite, che supporta il modello
attraverso un insieme di prodotti e servizi concepiti per professionisti
che erogano servizi di Assessment e Consulenza su OPM3. A presto,
quindi, si presenteranno sul mercato OPM3 Assessors e Consultants
certificati da DNV.
Iniziamo tutti a prendere familiarità con OPM3, ne sentiremo parlare
sempre di più nel futuro!
Andrea Caccamese, PMP PRINCE2
OPM3® Program Management Work Package Team Lead
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