Pillole di Project Management (a cura della redazione di PM Forum) |
marzo 2011 |
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Stiamo vivendo momenti di profonda crisi economica caratterizzati da scarsità (attuale o potenziale) di materie prime, energia e credito e da un aumento di volatilità e globalizzazione. Tutte queste condizioni implicano che competere ora è una sfida non facile, riguardo qualità e prezzo di prodotti e servizi offerti. Questa sfida è causata, da un lato, da un aumento delle conoscenze, esigenze e potere dei clienti, e, dall'altro, dall'aggressività e la numerosità dei concorrenti. In questa situazione, ogni organizzazione deve lottare per soddisfare le esigenze dei clienti in termini di prodotti e servizi di qualità e prezzo, abbattendo allo stesso tempo, i costi di produzione e dei servizi connessi. Per raggiungere questi obiettivi, è fondamentale concentrarsi sul miglioramento dei processi. Le metodologie più efficaci per la guida e il miglioramento dei processi sono Sei Sigma e il Lean Thinking (Il Pensiero Snello).
Tuttavia tali metodologie non sempre riescono a rispondere ad una serie di importanti domande, quali:
Le metodologie del Lean Thinking e di Sei Sigma si soffermano soprattutto nell'analisi e la conseguente ottimizzazione dei flussi fisici e organizzativi, lasciando da parte lo studio del flusso di automazione della gestione e l'interazione tra sistemi informativi e reti di telecomunicazione, con le attività fisico-organizzative. Il rischio è che completata l'azione di definizione dei miglioramenti fisico-organizzativi ci si scontri con la loro automazione della gestione per i vincoli imposti da tali sistemi. Dall'altra parte i progetti di automazione devono essere esaminati nel loro contesto secondo l'analisi dal punto di vista dei flussi organizzativi e fisici, in modo da essere in grado di tagliare qualsiasi fonte di spreco dal flusso costituito da attività fisica-organizzativa, dall'automazione e dal loro interfacciamento. Solo dopo questa razionalizzazione e ridisegno del nuovo processo, sarà possibile introdurre o reintrodurre l'automazione in modo efficace, efficiente ed economico. In questo modo, le attività che hanno un valore aggiunto riconosciuto dal cliente possono essere potenziate e disimpegnate dal lavoro umano. Una regola empirica sostiene che il 50% dei processi è indipendente dall’automazione, mentre il restante 50% di processi è strettamente connesso con l'automazione e dipendente dai sistemi informativi e dalle reti. Queste percentuali stanno cambiando e l'automazione assume una sempre maggiore importanza.
Abbiamo definito questo approccio, utilizzando una metodologia indicata come del Lean & Digitize. Questa metodologia si basa sull'applicazione di diverse macro-fasi (Nicoletti, B. 2010, La Metodologia del Lean & Digitize, FrancoAngeli, Milano):
È indispensabile
applicare questa metodologia e i suoi strumenti (Nicoletti, B. 2010,
Gli Strumenti del Lean & Digitize, FrancoAngeli, Milano) in forte
collaborazione con i settori dell'organizzazione coinvolti, la
gestione della qualità e gli enti di supporto (come le
Telecomunicazioni, i Finanziamenti o le Operazioni). In questa
maniera i progetti di miglioramento non devono essere innescati da
un 'problema' o da una 'sfida', ma devono essere radicati nella
cultura organizzativa. Abbiamo iniziato a dare una risposta ai
problemi individuati nella gestione dei progetti di Lean & Digitize
attraverso alcuni suggerimenti di tipo organizzativo,
comportamentale e di business.
Bernardo
Nicoletti |
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